FOSCOLO-ULTIME LETTERE
L’Ortis è un romanzo in cui il tema dell’amore si interseca continuamente con il tema della patria. Jacopo Ortis racconta nelle primissime lettere del romanzo di come sia stato costretto a lasciare Venezia, la sua città natale, a causa delle persecuzioni riservate ai patrioti italiani in seguito alla firma del Trattato di Campoformio (1797); come molti altri l’Ortis è amareggiato dal meschino comportamento di Napoleone che ha tradito di fatto gli italiani dopo avergli fatto credere che avrebbe unificato la loro patria, come si desume dalle seguenti parole: "Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia". Tuttavia, Jacopo Ortis non vuole lasciare l’Italia: "Aspetto tranquillamente la prigione e la morte"