RECUPERO RESTAURAZIONE-1 e 2 GUERRA INDIPENDENZA

5.

Nel 1830-1831 una nuova ondata di insurrezioni interessa l'Italia Centrale a Modena il duca Francesco IV Si dimostrò inizialmente favorevole ad appoggiare l'insurrezione venne meno alla parola data e fece arrestare il capo della cospirazione Ciro Menotti gli austriaci intervennero ancora una volta a riportare l'ordine e i vecchi sovrani tornarono al loro posto.

6.


Il 12 gennaio 1848 a Palermo un'insurrezione popolare indusse Ferdinando II di Borbone a concedere la Costituzione. Dal Regno delle Due Sicilie i moti si estesero nelle regioni centrali e settentrionali della penisola. I sovrani di Piemonte, Toscana e anche il Papa concessero la Costituzione. A Milano il 18 marzo 1848 scoppiò una rivolta; dopo 5 giorni di scontri (le celebri "Cinque Giornate di Milano") gli austriaci si ritirarono nel quadrilatero - Peschiera, Mantova, Legnago e Verona - e gli insorti costituirono un governo provvisorio.

7.


Per consolidare le conquiste dei Patrioti e cacciare gli austriaci dall'Italia era necessario l'intervento di un forte esercito. Lo stato più dotato sul piano militare era il Regno di Sardegna. Per questo motivo molti Patrioti insistevano affinché i Savoia entrassero in guerra contro l'Austria. Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto dichiarò guerra all'Austria. Inizialmente venne aiutato dagli altri sovrani italiani e ottenne importanti vittorie a Curtatone, Montanara e Goito. Gli altri sovrani italiani cominciarono a temere che questi successi rendessero molto forti i Savoia e quindi ritirarono le loro truppe. I piemontesi vennero sconfitti a Custoza e firmarono l'armistizio. Nel marzo 1849 Carlo Alberto riprese la guerra contro l'Austria ma il 23 marzo fu definitivamente sconfitto a Novara. Carlo Alberto abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele II.

8.


Sulla scena compare Camillo Benso Conte di Cavour che guida il governo del Regno di Sardegna quasi ininterrottamente dal 1852 al 1861. Egli modernizzò lo Stato Sabaudo e fece del Piemonte lo Stato guida del processo di unificazione.


Nel 1854 si schierò nella Guerra di Crimea a fianco di Francia e Gran Bretagna contro la Russia. Dopo la vittoria il Piemonte poté partecipare alle trattative di pace (Congresso di Parigi 1856). In quell'occasione Cavour fece conoscere al resto d'Europa la situazione italiana. Cavour e Napoleone III sottoscrissero un'alleanza segreta di carattere difensivo gli accordi di Plombiers (1858). Secondo questi accordi la Francia sarebbe intervenuta a fianco del Regno di Sardegna nel caso in cui fosse stato attaccato dall'Austria, ottenendo in cambio Nizza e Savoia. Con abili provocazione al confine con la Lombardia, i piemontesi riuscirono a farsi dichiarare guerra dall'Austria il 26 aprile 1859: iniziava così la Seconda guerra d'indipendenza.


Dopo una serie di iniziali vittorie da parte dei franco-piemontesi, Napoleone III su pressione dell'opinione pubblica francese decise di firmare l'armistizio con l'Austria.

L'8 luglio 1859 fu firmato l'armistizio di Villafranca. La Lombardia venne ceduta dall'Austria alla Francia che poi la girò al Regno di Sardegna mentre il Veneto restò agli austriaci.


Emilia, Romagna e Toscana con dei Plebisciti l'11 e il 12 marzo 1860 ratificarono la loro annessione al Regno di Sardegna.


Nel 1860 Garibaldi insieme a 1000 volontari partì da Quarto e con un'azione militare importante libero la Sicilia, la Calabria e la Campania. L'ultima battaglia fu combattuta sul Volturno nei primi giorni del ottobre 1860 e terminò con la sconfitta definitiva delle truppe borboniche.

Cavour e Vittorio Emanuele II spaventati dai successi di Garibaldi scesero dal Piemonte occupando le Marche e l'Umbria che furono annesse al Piemonte con un plebiscito.


Vittorio Emanuele II incontrò Garibaldi a Teano il 26 ottobre 1860. Garibaldi consegnò ufficialmente al re sabaudo i territori dell'Italia meridionale che aveva liberato.

9.



Il 17 marzo 1861 a Torino il Parlamento proclamò ufficialmente la nascita del Regno d'Italia e dichiarò Vittorio Emanuele II re d'Italia. Alla completa unificazione della penisola mancavano Roma con il Lazio, il Veneto, il Trentino e la Venezia Giulia. Cavour, l'artefice dell'unificazione, morì il 6 giugno 1861.